Il giudice Angelo Rosario Livatino, nato a Canicattì, è stato proclamato beato in una cerimonia solenne avvenuta nella cattedrale di Agrigento. Il 29 ottobre si celebrerà la sua festa. Il reliquario – realizzato in argento martellato e cesellato – contenente la camicia indossata da Livatino nel giorno in cui venne ucciso dalla mafia è stato collocato in una teca della cattedrale. In una città blindata erano presenti autorità civili e militari.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, interviene a margine della cerimonia. “Credo sia un giorno di festa per tutta la Sicilia, e non soltanto per noi siciliani, perché la Chiesa riconosce beato un magistrato che ha saputo conciliare il Vangelo col valore del Codice penale, la parola di Cristo con la legge. E proprio per questo ha pagato con la vita, perché costituiva un esempio molto pericoloso per le organizzazioni criminali. Per questo la mafia ha voluto eliminarlo. Io credo che debba essere indicato come modello di vita, paradigma per tutti i giovani con i quali abbiamo il dovere di costruire, e stiamo costruendo, una nuova Sicilia“.
Santo Spartà